L'ARTE DELLA LEADERSHIP

Certe persone sembrano nate per comandare. Saltano fuori dalla pancia della mamma già perfettamente equipaggiate di sagacia, autorità, invidiabile sicurezza e corazza dura. 

Per tutti gli altri essere capi è più sfidante. Come sfidante è anche prendere decisioni e gestire i collaboratori, che significa assegnare compiti, riportare la pace tra due o più dipendenti, dispensare punteggi in sede di valutazione, nonché motivare il team e rendere fluida la comunicazione tra uffici, quando questa risulta un po' arrugginita.

Per essere ottimi leader in tempi di crisi sono dunque necessarie nuove competenze e abilità, molto diverse da quelle che hanno permesso di arrivare al vertice della scala gerarchica. 

La buona notizia? Eccola: tutto ciò che serve per diventare eccellenti “numeri uno”, capaci cioè di portare valore, ottenere rispetto e lasciare un'impronta nel tempo, si può im-pa-ra-re. Esatto, imparare, a cominciare da quanto viene illustrato in questo corso innovativo.

DESTINATARI

Dipendenti delle Università che ricoprono un ruolo di responsabilità.

1. COSA SIGNIFICA ESSERE LEADER, OGGI

• Le qualità che trasformano un discreto manager in un capo eccellente.

• La fotografia del presente per governare la trasformazione: la “Vision” del team.

• Diversi stili di leadership a confronto. Quale il migliore?

• Il ruolo cruciale delle emozioni: saper toccare le corde giuste per guidare le persone tra le insidie di ogni giorno.

2. L'ARTE DI COMUNICARE, A TUTTI I LIVELLI: CON I COLLABORATORI E I PARI LIVELLO, E ANCHE CON I POLITICI E I CITTADINI

• La magia dell'empatia: smussare gli angoli, capire e farsi capire. 

• Le parole che fanno la differenza: a volte ne bastano poche, giuste e pronunciate al momento opportuno per aumentare l'incisività.

• Esprimere sicurezza in modo consapevole attraverso il tono di voce, lo sguardo, la postura e i gesti del linguaggio del corpo.

3. GESTIRE IL TEAM

• Se da una parte lo “scarica barile” regala l'illusione di stare meglio, dall'altra incrina le relazioni. Come evitarlo. 

• La fiducia rappresenta la pietra angolare per far funzionare bene i team: come costruirla, meritarla e alimentarla.

• Motivare i singoli e spingerli a dare il meglio, valorizzando il gioco di squadra. 

• Conoscere più da vicino i colleghi e i collaboratori rappresenta il presupposto di un gruppo di persone affiatate, che lavorano insieme in modo produttivo e armonico. Lo strumento del “Work-Out Program”.

4. LE RIUNIONI CHE SERVONO

• Lo strumento pratico delle “Micro-Coaching” per condividere le informazioni e definire gli obiettivi comuni. Mai più casi in cui la mano destra non sa cosa fa la mano sinistra... 

5. TECNICHE PRATICHE

• Il “Kung-Fu verbale”: accorgimenti linguistici per schivare elegantemente attacchi pretestuosi e riportare la serenità nei rapporti interpersonali.

• Il “Kung-Fu emotivo”: strumenti di mindfulness per reggere la pressione, ritrovare la centratura e farsi scivolare di dosso irritazione e rabbia. 

• Qualcosa non va... Come glielo dico? Il leader sa dare feedback costruttivi, senza far venire l'orticaria.

• I fogli di lavoro del miglioramento continuo, per ristrutturare il significato degli errori e trarne insegnamenti per il futuro. 

IMPARARE FACENDO E DIVERTENDOSI

Benché a distanza, il corso garantisce il massimo coinvolgimento dei partecipanti. Per questo motivo è previsto lo svolgimento di esercizi pratici e divertenti, nonché la proiezione di brevi video su casi di studio e la compilazione di assessment.